Mindfulness e crescita personale? La ricerca della serenità è un obiettivo condiviso da molti, e due metodi sempre più popolari per raggiungerla sono la mindfulness e il percorso di crescita personale. Questi approcci offrono un modo efficace per conoscere se stessi, migliorarsi e ridurre il peso delle emozioni negative come lo stress e l’ansia.
La crescita personale è un percorso individuale, psicologico ed emotivo che può influenzare ogni aspetto della vita. Ha inizio all’interno di ciascun individuo, con l’accettazione di sé e la definizione di obiettivi personali. Questo percorso può variare ampiamente da persona a persona [1].
D’altra parte, la mindfulness è una pratica che sta guadagnando sempre più popolarità. Può assumere diverse forme, che vanno dalla meditazione respiratoria o camminata consapevole alla pratica dell’attenzione piena nelle attività quotidiane. La mindfulness offre un potente percorso per liberarci dal rumore mentale e ristabilire il contatto con la nostra saggezza e vitalità, come afferma Jon Kabat-Zinn, uno dei pionieri di questa disciplina.
Cos’è la crescita personale e perché è importante?
La crescita personale è un percorso intricato che abbraccia una serie di aspetti fondamentali legati alla sfera psicologica, individuale e relazionale di ciascun individuo. È impossibile ignorare l’interconnessione tra crescita personale ed elementi come l’autostima, la motivazione, il benessere e altro ancora [1].
L’arte di raggiungere obiettivi significativi o anche solo definire chiaramente i propri scopi non è sempre semplice. Numerose variabili entrano in gioco, tra cui la tendenza alla procrastinazione, che può causare frustrazione e avere un impatto negativo sulla salute mentale e sulla percezione di sé e degli altri.
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La crescita personale non si limita a influenzare la sfera individuale ma può anche estendersi a quella professionale. Spesso il lavoro può essere una fonte primaria di stress, insoddisfazione e persino condurre a un completo esaurimento [1].
Migliorare le competenze professionali è importante, ma non bisogna trascurare lo sviluppo delle abilità relazionali, come l’empatia, l’intelligenza emotiva e l’autoefficacia, per potenziare il proprio auto-empowerment.
La crescita professionale, nel contesto del percorso di crescita personale e individuale, rappresenta solo uno degli aspetti del viaggio verso il miglioramento di sé per vivere una vita serena.
Nel corso di un percorso di crescita personale e professionale, ci sono diverse aree chiave su cui concentrarsi [1]:
- Gestione del Tempo e delle Emozioni: imparare a gestire efficacemente il tempo e le emozioni è essenziale per una crescita equilibrata. Questo include la capacità di organizzare il proprio tempo in modo efficiente e di affrontare le emozioni in modo sano.
- Lavorare sul Proprio Locus of Control: il locus of control rappresenta la percezione che una persona ha riguardo al grado di controllo che ha sulla propria vita. Lavorare su questa percezione può influenzare notevolmente la crescita personale, aiutando a sviluppare una mentalità più orientata al controllo interno.
- Superare la Paura di non Essere Abbastanza: spesso, la paura di non essere all’altezza può ostacolare il percorso di crescita. Superare questa paura è fondamentale per poter progredire e superare i limiti autoimposti.
Indipendentemente dall’obiettivo specifico di un percorso di crescita personale, c’è un ingrediente essenziale che deve accompagnarci durante tutto il percorso: la predisposizione mentale. In particolare, è fondamentale avere il coraggio di sfidare se stessi e uscire dalla propria zona di comfort. Questo è il passo cruciale per sviluppare una maggiore consapevolezza dei propri limiti e, di conseguenza, delle proprie capacità.
Cos’è la mindfulness e come funziona?
La pratica della mindfulness, oggi ampiamente diffusa, ha radici profonde che risalgono al lavoro pionieristico di Jon Kabat-Zinn nel 1979 presso la Massachusetts Medical School. È grazie a Kabat-Zinn che la mindfulness ha guadagnato notorietà e successo attraverso il suo programma di riduzione dello stress, noto come MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) [1].
La mindfulness è un processo che mira a coltivare uno stato mentale caratterizzato dalla consapevolezza non giudicante del momento presente. Questo stato di consapevolezza coinvolge tutti gli aspetti dell’esperienza attuale, inclusi sensazioni, pensieri, stati fisici, coscienza e ambiente circostante. Inoltre, la mindfulness promuove l’apertura, la curiosità e l’accettazione [2].
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Bishop e colleghi, nel 2004, hanno distinto due componenti fondamentali della mindfulness: la prima riguarda l’autoregolazione dell’attenzione, mentre la seconda è orientata verso il momento presente, caratterizzata da curiosità, apertura e accettazione [2].
Kabat-Zinn ha enfatizzato il concetto di prestare attenzione al momento presente con intenzione e senza giudizio. Questa pratica, che può manifestarsi attraverso la meditazione respiratoria, la camminata meditativa o la consapevolezza nelle attività quotidiane, offre un potente percorso per liberare la mente e riconnettersi con la saggezza e la vitalità interiore.
Un aspetto chiave della mindfulness è il distacco cognitivo dalle esperienze. Piuttosto che identificarsi con i propri pensieri come se fossero realtà indiscutibili, la mindfulness insegna a considerare i pensieri come semplici ipotesi, aprendo la strada al cambiamento [2].
Nel complesso, l’obiettivo principale della mindfulness è sviluppare una consapevolezza massima che porta a uno stato di benessere, caratterizzato dalla consapevolezza e dalla non-criticità nei confronti di sé stessi e della realtà circostante.
Così, l’individuo acquisisce la capacità di gestire e accogliere le emozioni, le sensazioni e i pensieri negativi che possono causare sofferenza. Questo approccio alla mindfulness offre una chiave per affrontare le sfide della vita con maggiore equilibrio ed empatia.
Fonti:
[1] Unobravo;
[2] Hofmann SG, Gómez AF. Mindfulness-Based Interventions for Anxiety and Depression. Psychiatr Clin North Am. 2017;40(4):739-749.